L’ascolto è il fulcro della relazione di aiuto poiché permette di coinvolgere l’operatore e l’assistito in un progetto comune finalizzato alla ricerca delle soluzioni più adeguate per:
– aiutare la persona nell’immediato facendo fronte all’emergenza;
– liberare la persona dal suo stato di bisogno.

“ASCOLTA , Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno…”Dt 6,4-13

Siamo di fronte ad uno dei numerosi appelli all’ascolto presenti nel testo del Dt; in particolare, l’invito all’ascolto caratterizza l’inizio di tutte le sezioni principali della parenesi del Dt (1-11); l’ascolto, in particolare, è l’atteggiamento chiesto a Israele nei confronti delle parole di Mosè, dell’insegnamento che egli sta rivolgendo al popolo accampato nelle steppe di Moab sulle soglie della terra promessa. L’invito all’ascolto, così ricorrente nel Dt, è associato ad una serie di comandi che vanno nella stessa direzione e consentono di precisarne le caratteristiche e il contenuto (imparare; custodire; praticare) (cf. ad es. Dt 13,5). Attraverso questa serie di “sinonimi correllati” si configura l’esperienza dell’ascolto secondo le sue caratteristiche essenziali (Cf. al riguardo P. BOVATI, «La dottrina dell’ascolto nell’Antico Testamento», in: AA..VV., Ascolto, docilità, supplica, DSBP 5, 31-32)

Effettuare l’ascolto,dunque, significa prendere in carico la storia di sofferenza delle persone che si ritrovano in difficoltà, raccogliere le informazioni utili a delineare i reali bisogni, analizzare la situazione attribuendo le giuste priorità al fine di aiutare l’utente a trovare le soluzioni più idonee ed indirizzarlo verso i servizi della Caritas e quelli territoriali di riferimento.

L’attività dell’ascolto è quindi propedeutica a quella dell’assistenza, ed essenziale per usufruire in modo corretto dei servizi offerti dalla Caritas.

Gb 4,12-15 ci ricorda in maniera plastica che l’ascolto coinvolge tutta la persona e la scuote, a partire dall’orecchio: “ a me fu recata furtiva una parola e il mio orecchio ne percepì il lieve sussurro […] terrore mi prese e spavento, e tutte le ossa mi fece tremare, un vento mi passò sulla faccia e sulla pelle mi si drizzarono i peli”. L’esperienza dell’ascolto passa attraverso tutta la persona coinvolgendola e sconvolgendola.

Nella Diocesi ci sono vari Centri di Ascolto ubicati presso le parrocchie e raccordati con il Centro di Ascolto diocesano.

Quest’ultimo si trova presso la sede della Caritas Diocesana sita in Via Vittorio Veneto n.44, a Frascati ed è aperto i giorni Lunedì, Mercoledì e Venerdì, dalle ore 9:00 alle ore 12:00.

 

Gli utenti ascoltati vengono registrati su ospoweb, programma che risiede in uno spazio web della Caritas Italiana. È studiato per contenere l’archivio dei beneficiari che si presentano alle Caritas diocesane, ai centri di Ascolto vicariali e alle Caritas parrocchiali garantendo tutti i dati di tutela della privacy secondo le normative vigenti.